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martedì 30 settembre 2008

mercoledì 24 settembre 2008

Earth overshoot day

Oggi, 23 settembre 2008, è l' Earth Overshoot Day. Il giorno in cui l'umanità ha utilizzato tutte le risorse che la natura riesce a generare in un anno secondo il Global Footprint Network fondato da Mathis Wackernagel. Questo significa che ci occorre circa 1,4 volte la Terra per soddisfare le nostre necessità. Ci stiamo mangiando il pianeta.

martedì 23 settembre 2008

giovedì 18 settembre 2008

Toccami Presidente, Toccami!


Annunciato con squilli di trombette e rulli di tamburi, la prima della quattordicesima edizione di “Porta a Porta” con Al Tappone trionfante è stato vista da una media di un milione 355 mila telespettatori, appena il 16,62% di quelli davanti al video. Quattro gatti. Strano: a sentire i sondaggi del Cainano, il 70% degli italiani stravedono per lui. Ora, essendo gli italiani 56 milioni, i suoi fans dovrebbero essere grosso modo 35 milioni. Tutti, fra l’altro, in spasmodica crisi di astinenza, se è vero quel che ha detto lui, e cioè che da mesi e mesi rifugge le telecamere. Eppure meno di uno su 30 ha voluto assistere al suo esordio chez Vespa. Gli altri han preferito evitare. Lo adorano, ma preferiscono non vederlo. Lontan dagli occhi, vicino al cuore. Colpa sua o colpa dell’insetto? Diciamo di entrambi.

Nonostante la presenza della campionessa di fioretto Valentina Vezzali e della nuova Miss Italia fresca fresca di flop televisivo, nel tentativo disperato di ravvivare il consueto, torrenziale soliloquio del Cainano intervallato di tanto in tanto dagli spot e dalle rarissime domande di De Bortoli e Orfeo, la trasmissione era di una noia mortale. Al Tappone ha fatto di tutto, nel suo piccolo, per ravvivare il mortorio. Un’occhiata furtiva al lato B della Miss. Un siparietto con la Vezzali, versione moderna dell’atleta di regime, una sorta di Primo Carnera in gonnella, anzi in tuta bianca, l’olimpionica gli ha donato il suo fioretto, l’ha ringraziato perché “l’Italia ha tanti problemi, ma con Lei quei problemi possono essere risolti” e gli ha confidato, lei “mamma di famiglia”, il suo desiderio di “farmi toccare da Lei, ma veramente, Presidente” (lui però, per il momento, ha preferito evitare). Un annuncio patriottico a proposito dell’acquisto della nuova villa sul lago Maggiore che “apparteneva al patriota Cesare Correnti e rischiava di finire in mani straniere, dunque mi sono sentito in dovere…” (un po’ come l’Alitalia: si attende apposita cordata, in nome dell’italianità delle ville). Il resto è una rassegna di miracoli, da Napoli all’Alitalia, dall’Ici agli straordinari, dall’accordo con quel sincero democratico di Gheddafi.

Ogni tanto Al Tappone chiama freudianamente Vespa “dottor Fede”. L’insetto mellifluamente protesta (“se continua a chiamarmi Fede, la fiducia in questo studio crolla”), ma il premier spiega che “non sono rincretinito, altrimenti Confalonieri mi avrebbe avvertito, a meno che non sia rincretinito anche lui… Il lapsus dipende dalla mia eccessiva velocità di ragionamento”. Ecco: quando vede un servo, pensa subito a Fede. Qui però a protestare dovrebbe essere non Bruno, ma Emilio. Forse persino lui avrebbe esitato qualche istante prima di mandare in onda il servizio sulle ferie della Sacra Famiglia di Arcore amorevolmente riunita in Sardegna, a dispetto delle tante “voci cattive”, intorno a “nonno Silvio”, anzi a “nonno Superman” come l’ha ribattezzato l’inviato vespiano da riporto. “Come lo vede come nonno?”, ha domandato Vespa, ficcante, alla Miss. Lei ha pigolato che magari: averne di nonni così, “è una fortuna averlo come nonno”.

A quel punto, non potendone più nemmeno lui, il Cainano imbarazzato ha preso le distanze da quel lungo scampolo di piaggeria: “Eh eh, dottor Vespa, lei lo sa che cosa scriverà l’Unità domani di questo suo servizio? Le daranno addosso…”. Previsione azzeccata. Intanto l’insetto affonda un altro colpo accendendo sul megaschermo un sole sfavillante: sono “le previsioni del tempo per il governo”, meravigliose. E domanda al Cainano “Lei che voto si dà?” (è tornato il voto in condotta, ma qui se lo dà direttamente l’interessato). Lui, ormai alle corde, replica: “Un buon voto. Con lode. So di avere conquistato molti crediti per l’Aldilà”. Ma forse voleva dire “con Lodo”. Si può fare di meglio, però: infatti è allo studio una guerra senza quartiere contro i graffitari da strada, categoria pericolosa quant’altre mai. I razzisti che uccidono neri al grido di “muori, negro di merda”, invece, non preoccupano: “Il razzismo non c’entra”. E i fascistelli di ritorno che elogiano Italo Balbo, il mandante del delitto don Minzoni, non preoccupano: anche perché, a riabilitare Italo Balbo, è stato lui, sempre in nome dell’italianità. Non sia mai che i gerarchi e i quadrumviri finiscano in mani straniere. Dopo quasi due ore di sbadigli, a notte fonda,la musichetta di Via col vento pone fine allo strazio. “Più che Porta a Porta, questa ormai è Bocca a Bocca”, ha detto Antonello Piroso qualche giorno fa. Una volta tanto, ne ha detta una giusta. Infatti si è subito scusato.

Marco Travaglio, l'Unità del 17 settembre 2008

mercoledì 17 settembre 2008

La fabbrica del consenso

Il consenso di Silvio Berlusconi continua a salire. Dopo aver perso 12 punti in dieci giorni a luglio, in occasione dell'approvazione del Lodo Alfano e le polemiche intorno alle norme blocca-processi, i sondaggi segnalano che l'operato del premier viene oggi apprezzato dal 60 per cento degli italiani. Il Cavaliere insomma ha recuperato il terreno perduto e ne ha conquistato di nuovo.
È difficile dare torto agli elettori. Le opinioni si formano sulla base di quello che le persone sanno. E ciò che comunemente si conosce dell'azione di governo basta e avanza per promuoverla: i rifiuti di Napoli sono spariti, la cordata italiana per Alitalia c'è e non ha ancora spiccato il volo solo perché quei "cattivoni" dei sindacati si sono messi di traverso, sulla sicurezza si è intervenuti annunciando che l'immigrazione clandestina diverrà reato così come la prostituzione in strada.

Gli italiani sono insomma stati raggiunti da messaggi semplici, immediatamente comprensibili, che apparentemente testimoniano un'inversione di tendenza rispetto al passato quando ogni governo era squassato da lotte intestine e sconcertanti prese di posizione di ogni partito facente parte delle varie coalizioni. Il fatto poi che l'opposizione (il Pd) continui a ripetere che è disposto al dialogo su tutto, sempre che le proposte del governo siano sensate, finisce per ammantare l'esecutivo di un'ulteriore aura di serietà.

In realtà di serio in questo governo ha ben poco. Anche a volerlo guardare con gli occhi di un elettore del centro-destra, finora agli annunci non sono seguiti provvedimenti concreti. Il reato di immigrazione clandestina, come è noto ai frequentatori di questo blog, non esiste: è stato semplicemente introdotto il reato d'ingresso illegale nel nostro paese che permetterà di mandare nelle già sovraffollate galere poche decine d'immigrati sorpresi in flagranza mentre stanno entrando in Italia. Idem per la prostituzione in strada. Chi è davvero convinto che le peripatetiche e i loro clienti vadano puniti con il carcere può solo restare deluso dallo scoprire come per loro sia previsto l'arresto per 15 giorni. Chi, non senza ragione, sottolinea il disastroso ruolo svolto dai sindacati (assieme ai partiti) nella malagestio di Alitalia, resterebbe a bocca aperta se sapesse che, sfumata l'opportunità di Air France, il salvataggio della compagnia di bandiera costerà un miliardo di euro alla collettività (cioè in tasse, o in tagli in altri settori, a partire dalla scuola pubblica) e biglietti aerei molto più cari di oggi (fino al 40 per cento).

Per quanto riguarda i rifiuti, infine, c'è da chiedersi che cosa accadrebbe se i tg riprendessero le notizie di "Libero" (non de "Il Manifesto") secondo le quali buona parte della monnezza napoletana finisce adesso nelle discariche lombarde. O se qualcuno si degnasse di ricordare che il sottosegretario all'Economia Nicola Cosentino, coordinatore regionale di Forza Italia, vanta una parentela acquisita con il boss del clan dei casalesi Giuseppe Russo, detto Peppe O' Padrino. E che quindi la passeggiata di Berlusconi sottobraccio a Cosentino per le strade di Napoli, fatta in occasione dell'ultima visita del premier nel capoluogo parteneopeo, ha rischiato di essere quantomeno equivocata dalla camorra.

Visto l'attuale panorama dei media è velleitario pensare che tv e giornali queste cose le dicano spontaneamente. È l'opposizione invece che dovrebbe ricordarle. E dovrebbe farlo ogni giorno, con costanza, utilizzando sempre le stesse parole. I concetti, anzi le informazioni, dovrebbero essere ripetuti mille volte, in ogni occasione possibile. Dovrebbero diventare una sorta di tormentone mediatico in grado di suscitare polemiche e dure prese di posizione. Perché nello scontro Berlusconi perde (vedi i sondaggi di luglio), col dialogo vince. Sempre.
Peter Gomez su Voglioscendere

martedì 16 settembre 2008

lunedì 15 settembre 2008

The Day That Never Comes

In questi giorni sono molto monotematico ma è più forte di me..

E'in rotazione da qualche ora il nuovo video di The Day That Never Comes, primo singolo tratto da Death Magnetic.

Eccolo qui.

venerdì 12 settembre 2008

Death Magnetic is out!

Il giorno è giunto: Death Magnetic is out!

10 tracce ascoltabili cliccando qui direttamente dal sito dei Tallica.
  1. “That Was Just Your Life”
  2. “The End Of The Line”
  3. “Broken, Beat & Scarred”
  4. “The Day That Never Comes”
  5. “All Nightmare Long”
  6. “Cyanide”
  7. “The Unforgiven III”
  8. “The Judas Kiss”
  9. “Suicide & Redemption”
  10. “My Apocalypse”
Buon ascolto...

martedì 9 settembre 2008

Arrestateci tutti - Disobbedire per informare

Annuncio fin d’ora che continuerò a informare i lettori senza tacere nulla di quel che so. Continuerò a pubblicare, anche testualmente, per riassunto, nel contenuto o come mi gira, atti d’indagine e intercettazioni che riuscirò a procurarmi, come ritengo giusto e doveroso al servizio dei cittadini. Farò disobbedienza civile a questa legge illiberale e liberticida. A costo di finire in galera, di pagare multe, di essere licenziato.

Al primo processo che subirò, chiederò al giudice di eccepire dinanzi alla Consulta e alla Corte europea la illegittimità della nuova legge rispetto all’articolo 21 della Costituzione e all’articolo 10 della Convenzione europea sui diritti dell’uomo e le libertà fondamentali (“Ogni persona ha diritto alla libertà d’espressione. Tale diritto include la libertà d’opinione e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza che vi possa essere ingerenza da parte delle autorità pubbliche…”, con possibili restrizioni solo in caso di notizie“riservate” o dannose per la sicurezza e la reputazione).

Mi auguro che altri colleghi si autodenuncino preventivamente insieme a me
e che la Federazione della Stampa, l’Unione Cronisti, l’associazione Articolo21, oltre ai lettori, ci sostengano in questa battaglia di libertà. Disobbedienti per informare. Arrestateci tutti.

Marco Travaglio

sabato 6 settembre 2008

Per ora la base di Vicenza non si amplia

Quinto Vicentino e Torri di Quartesolo sono due piccoli comuni che hanno vinto una battaglia contro l’esercito americano. Il raddoppio della base statunitense a Vicenza ha subito un arresto. I due comuni hanno bloccato la costruzione delle nuove caserme per alloggiare i militari. Una legge regionale fissa i limiti di edificabilità nelle aree agricole. Se fossero state costruite le 215 case previste per i soldati americani, gli abitanti non avrebbero potuto costruire più nulla per 10 anni.
Kambiz Razzaghi, responsabile per i lavori della nuova base Dal Molin, ha dichiarato: “Yes, Quinto is dead (sì, Quinto è morto)”. Gli americani sono senza casa, per ora. Stanno pensando di disperdersi sul territorio con piccole enclavi nei comuni vicentini. Dieci case qui, quindici lì e qualche ospitata nei bed and breakfast veneti.
I comuni sono il punto di appoggio della leva che solleverà l’Italia. Lo hanno dimostrato in Val di Susa, in Campania, a Vicenza. Non si può mentire a chi vede i fatti con i propri occhi. La nuova base Dal Molin farebbe di Vicenza il bersaglio principale in Europa di una guerra contro gli Stati Uniti. La più grande base militare di Europa da cui possono partire bombardieri con armi atomiche. Non c’è nessuna ragione per farla.
Il 5 ottobre 2008 a Vicenza si terrà il Referendum Comunale contro la base. Il quorum è di 35.000 votanti. Io ci sarò per sostenerlo. Vorrei che in futuro Kambiz Razzaghi dichiarasse: “Yes, Dal Molin is dead”.
Da Vicenza arriva arriva un’altra buona notizia. Il progetto Dal Molin 2.0 della Lista Civica Vicenza Comune a 5 stelle presentato da Davide Marchiani. Al posto della base militare pannelli fotovoltaici. Vicenza guadagnerebbe un miliardo e trecento milioni in 20 anni. Energia elettrica gratis a 25 mila famiglie su 43 mila.

venerdì 5 settembre 2008

Il Mulo - il nuovo album di Cisco

Eccoci arrivati all'appuntamento tanto atteso , oggi 5 settembre esce il nuovo album di Cisco, Il Mulo!
Ecco come è stato presentato alla stampa !

'Il Mulo', il nuovo album di Cisco, in uscita il 5 settembre (Upr-edel) conferma e sviluppa il ruolo di leader nel panorama musicale italiano dell'ex voce dei Modena City Ramblers.

Il Mulo, filo conduttore di tutto l'album, continua a cercare con felice testardaggine una propria strada, sia nella musica che nella vita, non segue le mode, non si perde nella superficialita' dell'immagine, ma continua a cercare e trovare motivi di interesse e di impegno, nonostante calci e fatica, colpi bassi e ostacoli, sentieri sempre piu' impervi e i tanti consigli a 'fregarsene'. Lo spinge l'istinto e la sua tenacia, innanzitutto come stimolo per se stesso, prima ancora che come fatto politico e civile, i muli-Cisco insistono e resistono con entusiasmo e positiva cocciutaggine.

Un nuovo album composto da 12 brani inediti, che partono dalle sonorita' coinvolgenti e immediate della title track Il Mulo e prosegue con la m
ultietnica e trascinante Multumesc ('molte grazie' in rumeno) per poi planare sulla dolce laica spiritualita' di 'Sotto le nuvole'.
Il disco prosegue con lo spietato ritratto dell'Italia che non cambia e che non ha intenzione di cambiare ne 'Il paese delle mummie', dove diventa ogni giorno piu' importante sapere e ricordarsi chi si e' e da dove si viene ('Io so chi sono').

Con 'Onda granda' continua attraverso suoni popolari la denuncia del Mulo e rilancia la speranza di superamento dell'impantanamento civile e politico della nostra societa'.
Con 'Funerale per sigaro e banda' tocchiamo il dolore per la morte dell'amico, omaggiato con la musica che piu' amava, non un canto triste, ma quasi un inno alla vita, con il richiamo a quel folk irlandese cos“ amato e vissuto da entrambi.
'Fantasmi' ci porta tra quelle paludi che il mulo cerca di superare con tutte le sue forze, scrollandosi di groppa alcune presenze ingombranti del passato.
'I vestiti del cielo' e' un dolcissimo adattamento di una p
oesia di Yeats, che introduce la corsa finale del disco, offrendoci ancora in tre brani un ottimo riassunto della grande varieta' di colore del nuovo album di Cisco. Si va infatti dal tribale mantra di 'Haka', omaggio del Mulo al mondo della palla ovale, seguito dalla struggente e sentita 'Olmo', dialettale dedica al figlio, per ritrovarsi nella grande bellezza della ballata conclusiva di 'Anime di passaggio'. Brano che fotografa al meglio il cammino, le soste e le ripartenze del viaggio e che non potrˆ non farvi sentire accanto al nostro mulo Ð Cisco, coinvolti in questo viaggio-passaggio che accomuna tutti.

Tutti i dodici brani sono stati scritti da Cisco a quattro o
sei mani, con la collaborazione di vecchi compagni di viaggio, come l'amico di lunga data Giovanni Rubbiani, oppure con la mano esperta di Francesco Magnelli.

Anche in questo album la produzione artistica e gli arrangiamenti sono a cura di Francesco Magnelli, come sempre impegnato al pianoforte e ai 'Magnellophoni', oltre ai fidati compagni Marzio Del Testa alla batteria e Andrea Salvadori alle chitarre, da sottolineare la presenza di Marco Bachi (Bandabardo') al contrabbasso in tutte le canzoni e le partecipazioni di Alessandro Finaz (chitarra), Massimo Giuntini (uillean pipe), Pat
rick Wright (violino), Nico Gori al clarino e clarino basso e Vieri Bugli (violino).

Allegato all'album anche un dvd, contenente alcuni estratti del concerto di Cisco alla Casa della Pace di Milano ottobre 2007, i viaggi intrapresi a sostegno di organizzazioni di solidarietˆ come Cefa, Ibo Italia, Fondazione Ex Campo Fossoli, tre documentari che ci porteranno dalla Tanzania 'Suoni e colori dalla Tanzania', alla Romania 'Live in Panciu',al viaggio degli studenti emiliani di visita al campo di Auschwitz 'Fossoli Ð Auschwitz' e non mancheranno le curiosita' di alcune immagini rubate in studio.

Il nuovo lavoro di Cisco sara' anche disponibile in un doppio vinile a tiratura limitata e numerata, contenente due brani in piu'.
Il primo e' 'O cara moglie', storico brano di protesta deg
li anni sessanta scritto da Ivan Della Mea, per l'occasione ri-arrangiato e ricantato da Cisco in una versione tutta personale approvata dallo stesso autore. Il secondo e' una versione alternativa acustica e inedita del Paese delle mummie.

Upr mangement e produzioni
Via Ollearo 5, 20155 Milano

Tel. 02.45494275 348.2682852
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upr@upragency.com

Ufficio stampa e promozione PoP
Via Ollearo 5, 20155 Milano
Tel. 02.45494275 335.8061833
sonja@promopop.it



Track list

1 IL MULO (Magnelli - Bellotti - Rubbiani)
Alla mia cocciutaggine e testardaggine.

2 MULTUMESC (Magnelli - Bellotti - Salvadori)
Dedicato al popolo Rom e tutti noi poveri 'gagi' che non sappiamo piu' sognare.

3 SOTTO LE NUVOLE (Rubbiani - Bellotti)
Per tutti quelli che credono nell'aldiqua!

4 IL PAESE DELLE MUMMIE (Rubbiani - Bellotti)
Dedicato a questo nostro povero paese ammuffito!

5 IO SO CHI SONO (Bellotti - Cottica - Magnelli)
Per quelli che hanno molti dubbi e a volte una qualche certezza!

6 ONDA GRANDA (Bellotti - Rubbiani)
Per tutti quelli che ancora attendono l'onda!

7 FUNERALE PER SIGARO E BANDA (Rubbiani - Bellotti)
A Luca 'Gabibbo' Giacometti.

8 FANTASMI (Bellotti-Rubbiani)
Per tutti quelli che passano la vita a rincorrere fantasmi!

9 I VESTITI DEL CIELO (Bellotti - Rubbiani)
Dedicata alla madre di mio figlio. Liberamente tratto da una poesia di William Butler Yeats.

10 HAKA (Magnelli - Bellotti)
Dedicata a tutti quelli che pensano che il mondo non sia solo tondo ma anche un po' ovale, schiacciato sui poli!!!

11 OLMO (Rubbiani - Bellotti)
A mio figlio.

12 ANIME DI PASSAGGIO (Bellotti - Magnelli)
All'amico Mario Ferrario e a tutti noi che siamo solo di passaggio, possiamo solo raccogliere, imparare e lasciare.

giovedì 4 settembre 2008

Death Magnetic - Primi assaggi

Ecco on line i primi assaggi del nuovo album dei Metallica dal titolo Death Magnetic in uscita nel prossimo 12 settembre in contemporanea mondiale.

Cliccando sul titolo è possibile ascoltare My Apocalispe in streming.

Cliccando sul titolo è possibile ascoltare The day that never comes in streming, a mio giudizio per ora la migliore degli ascolti possibili.


Mentre sul sito dei Four Horseman è possibile ascoltare anche una terza canzone dal titolo Cyanide, cliccando sul titolo verrete indirizzati al sito metallica.com


Buon ascolto and METAL UP YOUR ASS!!

Il David di Michelangelo torna in Italia


Dopo una assenza durata ben 2 anni, il David di Michelangelo torna in patria reduce da un lungo viaggio negli Stati Uniti. Sopra si può vedere il David al momento della partenza, qui sotto dopo il suo arrivo.



Sponsor by:

martedì 2 settembre 2008

Centrali a biomassa: una follia?

Interessante conferenza tenuta a Fano nel marzo scorso da Stefano Montanari.

Marco Travaglio - Alitalia: una commedia italiana

Torna l'appuntamento settimanale con Passaparola e gli incontri con Marco Travaglio.

Buona visione...