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mercoledì 26 novembre 2008

Matrix on Windows XP

sabato 22 novembre 2008

Veltrusconi

Zorro
l'Unità, 21 novembre 2008

Istruzioni per un centrosinistra moderno che vuole vincere.
1) Se si trova un candidato alla Vigilanza che non garba a Berlusconi, impallinarlo all'istante.
2) Se il Bocchino di turno non riesce a spiegare perché la maggioranza debba decidere anche le cariche che spettano all'opposizione, salvarlo con un pizzino.
3) Se Latorre telefona amorevolmente a Ricucci e a Consorte durante la scalata illegale al Corriere e a Bnl, fare finta di niente e negare ai giudici il permesso di usare le telefonate, cosicchè gli elettori possano pensare che destra e sinistra si coprono a vicenda ed è tutto un magnamagna. Se invece Latorre imbocca un Bocchino, chiederne la testa (sempreché si trovi).
4) Se D'Alema telefona a Consorte per trattare con un socio Unipol in cambio di «favori politici», negare insieme al centrodestra l'uso giudiziario delle intercettazioni, così il centrodestra chiederà in cambio il no alle telefonate tra Dell'Utri e un mafioso latitante.
5) Se Ligresti, pregiudicato per corruzione e dunque amico di Berlusconi, vuol fare affari in un comune governato dal centrosinistra, tipo Firenze, fargli ponti d'oro per portarlo dalla propria parte. Berlusconi non va combattuto, ma anticipato.
6) Anziché tener lontano da Firenze il corruttore Ligresti, cacciare dalla città i lavavetri e gli accattoni. Berlusconi non va combattuto, ma imitato.
7) Se poi si viene indagati, come l'assessore Cioni, per tangenti da Ligresti, gridare al complotto politico come un Berlusconi qualsiasi («Se non fossi candidato alle primarie di Firenze, mi avrebbero indagato lo stesso?»).
Perché Berlusconi non va combattuto, ma copiato.

domenica 16 novembre 2008

sabato 15 novembre 2008

Capezzone vs Travaglio

Uno scontro fenomenale tra Capezzone e Travaglio a "Ottoemezzo" su la7

mercoledì 12 novembre 2008

La verità ti fa male lo so...

Touché è un modo di dire francese (in italiano, "toccato") usato da principio nella scherma: è pronunciato dallo schermitore colpito per riconoscere all'avversario l'esattezza della "stoccata" da quest'ultimo eseguita. Anche un arbitro può dichiarare il touché, sempre per confermare il colpo correttamente portato...

martedì 11 novembre 2008

Referendum Grillo: firme insufficienti

ROMA - Non ci sarebbero tutte le 500 mila firme necessarie per lo svolgimento del referendum sui 3 quesiti sull'informazione depositati da Beppe Grillo in Cassazione, lo scorso marzo e raccolte durante i 'Vaffa-day' organizzati da Grillo.
Si è riunito l'ufficio centrale della Cassazione per vagliare la validità delle firme presentate per ogni quesito, per verificarne sia il numero sia l'attendibilità e, a quanso si è appreso, Grillo non avrebbe raggiunto il numero esatto per mandare avanti il referendum.

Per questo motivo Grillo verrà convocato il 25 novembre prossimo per interloquire con i giudici sui problemi emersi nella raccolta delle firme.

Le firme raccolte da Grillo riguardavano il referendum per l'abolizione dell'Ordine dei giornalisti, per la legge Gasparri sulla Rai e l'abolizione del contributo pubblico all'editoria.

Aggiornamento del 12 novembre 2008.


Beppe Grillo sul suo blog risponde:

Finalmente si ritorna a parlare di Beppe Grillo sui media. Ne sentivo la mancanza. Ora che la Cassazione ha valutato insufficienti o non valide le firme per i referendum sull'abolizione dell'ordine dei giornalisti e del finanziamento ai giornali (un miliardo di euro all'anno) e per la fine del duopolio radiotelevisivo Mediaset-RAI si possono stappare bottiglie di champagne nelle redazioni e nelle segreterie dei partiti politici. Approfittatene, perchè la festa durerà ancora per poco. La pubblicità sta migrando in Rete insieme all'informazione e voi non ci sarete.
Mi rimetto alla decisione della Cassazione, non voglio neppure discuterla, ne prendo atto. Ma c'è una cosa che forse ancora non sapete. Le firme per Parlamento Pulito sono valide. Qualche giornalista vi ha informato della bella notizia?
Le vostre firme sono arrivate in Senato, la discussione della legge è stata "assegnata alla 1ª Commissione permanente (Affari Costituzionali) in sede referente il 22 maggio 2008. Annuncio nella seduta ant. n. 7 del 27 maggio 2008." Aspetto di essere convocato. Nella Commissione è presente anche Francesco Cossiga! Belin, che culo!

Album solista per Massimo "Ice" Ghiacci

Martedì 18 Novembre - ore 18.30 Fnac di Torino

Massimo Ice Ghiacci


L’esordio solista di Massimo Ice Ghiacci, dei Modena City Ramblers che presenta dal vivo il suo album " Come un mantra luminoso".
L’esordio solista di Massimo ICE Ghiacci è molto particolare, sia per le liriche molto lontane dall’universo Ramblers, sia perchè per la prima volta un componente della storica band realizza il proprio progetto senza uscire dal gruppo.

sabato 8 novembre 2008

Essere all'altezza...

venerdì 7 novembre 2008

L'immagine peggiore

Di Curzio Maltese su Repubblica
I bookmakers in questi casi non accettano scommesse. Da mesi, in previsione dell'evento storico dell'altra notte, si aspettava la prima gaffe di Silvio Berlusconi sul colore della pelle del nuovo presidente americano. Il Cavaliere non delude mai le peggiori aspettative e la battuta è arrivata. L'unica sorpresa è la tempistica. Ad appena ventiquattr'ore dall'elezione il premier se n'è uscito con la storia di Obama "abbronzato". Non è la solita cafonata alla quale ci ha abituato e ci siamo ormai rassegnati da lustri. È una definizione grondante di razzismo.

Il peggior razzismo, quello semi inconsapevole e quindi assai autoindulgente che dilaga in Italia, fra la preoccupazione del resto del mondo. Una malattia sociale che un governo responsabile dovrebbe combattere, invece di sguazzarci con gusto.

Scontata la gaffe, ovvia la reazione. In simili frangenti Berlusconi adotta due reazioni standard. La prima: non l'ho mai detto. È la più assurda, ma paradossalmente efficace (in Italia). Come fai a discutere con uno che nega se stesso? La seconda è: l'ho detto ma non avete capito.

Stavolta ha usato questa. "Abbronzato era un complimento, una carineria" ha spiegato ai soliti cronisti bolscevichi. "E se non lo capite, allora andate a fare...". Sommando così carineria a carineria.

S'intende che "andare a fare" è detto con affetto. Con eguale affetto i giornalisti potrebbero ricambiare l'invito, ma probabilmente le giustificazioni valgono solo dall'alto verso il basso.

Non stiamo a farla lunga. Non si tratta solo di vergogna. Chi ne ha ancora la forza? È piuttosto la disperazione di essere ogni volta precipitati in questo indegno pollaio. Gli elettori americani in un giorno hanno cambiato la storia del mondo. L'avvento del figlio di un africano alla Casa Bianca sta spingendo miliardi di persone, pur nel mezzo di una crisi spaventosa, a interrogarsi sui valori profondi della democrazia, la più straordinaria conquista dell'umanità, in fondo a un cammino secolare di sangue e intolleranza. E il contributo dell'Italia berlusconiana a questo grandioso dibattito qual è? Questa miserabile trovata, volgare e razzista, senza neppure il coraggio dell'assunzione di responsabilità o la dignità di porgere le scuse.

Non bastava la sortita a caldo del ministro Gasparri, il quale, confondendo le proprie ossessioni di ex fanatico fascista con la competenza internazionale, aveva commentato "sarà contento Bin Laden". Ci voleva pure lo strazio supplementare della "battuta" di Berlusconi, che ha ormai girato il mondo, con danno enorme per il Paese. In pochi minuti infatti la rete ha deluso la speranza residua, che non lo prendessero sul serio, come altre volte. Come siamo abituati a fare qui, rassegnati a non scandalizzarci per lo scandalo, a non chiamare fascismo il fascismo, razzismo il razzismo.

C'era stata la rincorsa provinciale ad appropriarsi di Obama. Tutti si proclamano o cercano l'Obama italiano, a destra e a sinistra. Quando in Italia un Barack Obama non avrebbe neppure il diritto di voto. I figli d'immigrati, 440 mila fra nati e cresciuti qui, non sono considerati cittadini italiani, per via del medievale ius sanguinis. Lo ricordiamo nell'ipotesi, piuttosto remota, in cui fra le centinaia di obamisti dell'ultima ora si trovasse un politico serio. Ecco l'occasione per proporre finalmente una legge civile in materia d'immigrazione.

A cominciare dal presidente del Consiglio, i cui molti cantori hanno illustrato nei giorni scorsi alle masse ammirate le straordinarie analogie fra Berlusconi e Obama. Come non scorgere, del resto, l'assoluta comunanza delle due parabole. Il figlio di un pastore kenyano che arriva alla Casa Bianca a soli 47 anni e promette di cambiare il mondo. E l'uomo più ricco d'Italia che a 72 anni, con il solo aiuto del novanta per cento dei media da lui controllati, torna a Palazzo Chigi, dopo aver cambiato i capelli. È naturale che Berlusconi abbia adottato Obama, ripromettendosi di dargli presto "buoni consigli". Incrociamo le dita perché non avvenga, nell'interesse stesso del premier. Non si sa come la Casa Bianca potrebbe reagire a una frase del tipo: "Vieni, abbronzato, che ti spiego come non farsi processare".

Che fare? Vergognarsi per loro, ridere, piangere. Fingiamo pure che tutto sia normale. Però quanto stringe il cuore ascoltare il nobile discorso dello sconfitto McCain: "Il popolo ha scelto. Ho avuto l'onore di salutare il nuovo presidente degli Stati Uniti. È una giornata storica". Non si potrebbe avere un giorno un conservatore come questo a capo della destra italiana, anche di seconda mano?

mercoledì 5 novembre 2008

Silvio Barackone

Di Pino Corrias

Secondo il nostro invidiabile ministro degli Esteri Franco Frattini “i punti di contatto tra Berlusconi e Obama si notano”. Eccome se si notano. A cominciare dall’altezza, dalla struttura longilinea, dal portamento, dal taglio dei capelli, dall’accento, e naturalmente dal colore della pelle.

Ma lo sguardo professionale di Franco Frattini, esperto di questioni internazionali e di resort maldiviani, va oltre le superfici. Coglie in profondità. Entrambi sono nati in un ghetto (Berlusconi in quello di via Porpora, a Milano), entrambi si sono riscattati con lo studio e con la volontà. Entrambi si riconoscono nel sogno americano, anche se uno dei due solo in versione Dallas e Dinasty.

Le differenze tra l’uno e l’altro sono trascurabili dettagli. Per esempio il giudizio sul quasi ex presidente degli Stati Uniti George W. Bush, che Silvio considera un gigante della Storia, o sulla guerra contro l’asse del Male, che procede per bombardamenti e invasioni, o sulla centralità del petrolio nel Pianeta, o sulla affidabilità dell’amico Putin, o sulla insignificanza del protocollo di Kyoto. Quelli, ci conferma il sempre sereno Franco Frattini, sono punti di dissenso che, grazie al cielo, non si notano.


Meg - Distante



È una canzone cha parla in maniera ironica di immaturità. Racconta di quando tendiamo a viverci una storia d’amore come una vera e propria fuga dalla realtà. E così, in maniera un pò infantile chiediamo all’altro di farci sentire lontani dai problemi che non vogliamo affrontare. Anche quelli che hanno a che fare con ciò che ci sta più a cuore, paradossalmente. È allora che il rapporto di coppia si trasforma in maniera dolcissima e pericolosa nella droga più potente del mondo, avvolgendoci nelle sue spire.
Cassa in quattro e morbida plastica di suonini infantili da videogame fanno da cornice.

Lyrics

parole & musica: M. Di Donna

Svegliami prima dell’alba
Portami dove la luce non c’e’
Cosicche’ il sole non illumini piu’
Tutte le paure tutto questo dolore

Ogni momento sembra cruciale
In un istante tutto puo’ accadere
In un attimo solo tutto puo’ cambiare
Passami le sneakers…
Meglio scappare!

Fammi sentire distante
Da cio’ che piu’ a cuore mi sta
Fammi sentire distante
Lontana anni luce da qua

Svegliami (Wake me up wake me up!)
prima dell’alba (Before the sun rise)
Portami (Take me away take me away )
dove la luce non c’e’ (Where there is no light)
Cosicche’ il sole (So that the sun )
non illumini piu’ (Anymore anymore)
Tutte le paure (All the pain)
tutto questo dolore (Of the world)

Fammi sentire distante
Da cio’ che piu’ a cuore mi sta
Fammi sentire distante
Lontana anni luce da qua

Inventa per me nuove parole
Suoni inediti e dolci per non farmi soffrire
Regalami tutte le stelle cadenti
Ed uno solo sara’ il mio desiderio

Fammi sentire distante
Da cio’ che piu’ a cuore mi sta
Fammi sentire distante
Lontana anni luce da qua

lunedì 3 novembre 2008

Obama

L'America è davvero pronta per un presidente di colore?

Facciamo nero anche Silvio...a suon di mazzate!


Ps: e con questo, il blog festeggia il 50esimo post.

Aggiornamento del 5 novembre 2008.

domenica 2 novembre 2008

A volte rimangono
















Ci dissociamo preventivamente dalle polemiche che susciterà (se ne susciterà) la decisione di Odeon Tv di affidare a Licio Gelli un programma storico. Non si vede perchè il venerando e venerabile vecchietto non potrebbe dispensarci i suoi revisionismi, visto che fra l’altro è in ottima compagnia. Perché stava nella P2? Ci stavano anche il nostro premier, il suo capogruppo Cicchitto, gli ottimi Costanzo, Gervaso e Trecca (tutti conduttori di programmi in tv, ovviamente Mediaset). Perché è stato condannato per il crac Ambrosiano e i depistaggi sulle stragi? C’è chi, per molto peggio, siede in Parlamento (anche il senatore pregiudicato Ciarrapico è inseguito da anni dai creditori del fu Ambrosiano). E sono un po’ peggio di Gelli alcuni ospiti del suo programma prossimi venturi: tipo Andreotti o Dell’Utri. Oltretutto Gelli, diversamente dai nove decimi di quelli che infestano la nostra tv, è informato sui fatti. Tant’è che ieri ha elogiato Dell’Utri e la Gelmini (apprezza molto i grembiulini), attaccato le opposizioni che si oppongono e magnificato Al Tappone, “il solo che può proseguire il mio Piano di rinascita”. Piano che, tra parentesi, il Maestro nascondeva pudicamente nel doppiofondo della valigia della figlia, mentre ora l’Allievo lo annuncia (e lo peggiora) ogni giorno a reti unificate. Un solo appunto ci permettiamo di muovere al sor Licio. Il titolo del programma, “Venerabile Italia”, è loffio. Molto meglio “Gran maestro unico”. Più attuale.

Zorro
l'Unità, 1 novembre 2008

sabato 1 novembre 2008

Dio è in crisi

Nel vuoto per mano


I Subsonica saranno alle FNAC di Milano e Torino per presentare “Nel vuoto per mano”, la nuova raccolta di brani rimasterizzati più l'inedito "Il vento":


domenica 2 Novembre ore 17:00
Fnac Milano Via della Palle 3

giovedì 6 Novembre ore 18:30
Fnac Le gru Grugliasco (TO)

In queste occasioni verra' proiettato un filmato inedito realizzato dall'amico regista Luca Pastore con immagini tratte da video e interviste di questi 12 anni subsonici.

La replica della trasmissione su All Music (intervista+live acustico+reportage da Londra+backstage videoclip "il vento"+presentazione "nel vuoto per mano") andrà in onda sabato 1 novembre alle 19.

Su dada.net trovate fra l'altro uno special sui Subsonica + intervista.


E ovviamente, come già sapete, oggi esce "Nel vuoto per mano" nei negozi.

http://www.myspace.com/subsonica

Last but not least:
all'elenco gia' pubblicato di concerti si sono aggiunte le date di Roncade, Firenze, Milano, Roma.
MARTEDI’ 11 NOVEMBRE 2008 RONCADE (TV) @ NEW AGE CLUB

MERCOLEDI’ 12 NOVEMBRE 2008 RONCADE (TV) @ NEW AGE CLUB

VENERDI’ 14 NOVEMBRE 2008 CORTEMAGGIORE (PC) @ FILLMORE

SABATO 15 NOVEMBRE 2008 SESTRI LEVANTE (GE) @ MEP

MERCOLEDI’ 19 NOVEMBRE 2008 FIRENZE @ VIPERTHEATRE

GIOVEDI’ 20 NOVEMBRE 2008 FIRENZE @ VIPERTHEATRE

VENERDI’ 21 NOVEMBRE 2008 NONANTOLA (MO) @ VOX CLUB

LUNEDI’ 24 NOVEMBRE 2008 MILANO @ ALCATRAZ

MARTEDI’ 25 NOVEMBRE 2008 MILANO @ ALCATRAZ

VENERDI’ 28 NOVEMBRE 2008 NAPOLI @ CASA DELLA MUSICA

SABATO 29 NOVEMBRE 2008 MODUGNO (BA) @ DEMODE’

VENERDI’ 5 DICEMBRE 2008 ROMA @ TENDASTRISCE

SABATO 6 DICEMBRE 2008 BOLOGNA @ ESTRAGON

! DOMENICA 7 DICEMBRE 2008 RIMINI @ VELVET