Oggi, 23 settembre 2008, è l' Earth Overshoot Day. Il giorno in cui l'umanità ha utilizzato tutte le risorse che la natura riesce a generare in un anno secondo il Global Footprint Network fondato da Mathis Wackernagel. Questo significa che ci occorre circa 1,4 volte la Terra per soddisfare le nostre necessità. Ci stiamo mangiando il pianeta.
come possiamo fare per migliorare la nostra situazione?ormai si diffonde l'idea "ma tu non sei nessuno,non puoi far nulla per cambiare il mondo"..ci fanno passare come degli inetti,impotenti e superficiali.."la nuova generazione è composta da idioti",gli scrittori pubblicano libri su questo e intascano fior di quattrini perchè una esimia testa di cavolo(preferibilmente professore di elettrotecnica che odia tutto ciò che è al di sotto dei diciott'anni)continua a comprare questi "manuali della sopravvivenza:come capire i giovani".. NOI siamo il futuro..il mondo in cui viviamo ora sarà quello popolato in seguito dai nostri figli..chi dice "ma chissene frega..io tanto ho la mia bella macchina,che consuma e inquina da morire..ho tutte le novità che possono esserci,a cosa mi serve avere una c..c..(e qui si inceppa xk nn sa fare una frase di senso compiuto) una cultura..è una roba che si mangia?" possono sembrare esempi estremi,eppure la maggior parte delle volte rappresentano la realtà..non si può dire "sono solo i giovani che devon fare"..in fin dei conti noi studiamo,pensiamo e cerchiamo soluzioni che in un futuro potremo mettere in atto..ma al momento sono gli adulti,i lavoratori o ancor meglio,i grandi pensatori(proprietari di mille multinazionali,magari situate nelle filippine dove gli operai lavoran 16ore al giorno) che devon darsi una mossa e tentare di migliorare la situazione.. mettiamoci in un angolo,con le mani in tasca,e guardiamo come procede il mondo..studiamolo e tentiamo di capire i meccanismi..non possiamo permetterci di arrivare impreparati..
Guardare, osservare, pensare: in un angolo con le mani in tasca. Le tasche sono un luogo in cui nessuno può entrare, solo tu. Lontano dal mondo la tasca diventa uno spazio tuo, solo tuo. Il mondo gira attorno e un piccolo pezzo di mondo invece sta li fermo, con te. In un angolo con le mani in tasca forse non vieni nemmeno notato, ma tu guardi. Osservi. Pensi. Intervenire solo se necessario. Ma pensare, pensare sempre. Le opinioni come le tasche sono tue e solo tue, un pezzo di mondo che nessuno può avere. Le mani in tasca. Le opinioni nella mente. Terreno con permesso di entrata solo a chi lo merita e non a chi lo vuole.
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come possiamo fare per migliorare la nostra situazione?ormai si diffonde l'idea "ma tu non sei nessuno,non puoi far nulla per cambiare il mondo"..ci fanno passare come degli inetti,impotenti e superficiali.."la nuova generazione è composta da idioti",gli scrittori pubblicano libri su questo e intascano fior di quattrini perchè una esimia testa di cavolo(preferibilmente professore di elettrotecnica che odia tutto ciò che è al di sotto dei diciott'anni)continua a comprare questi "manuali della sopravvivenza:come capire i giovani"..
NOI siamo il futuro..il mondo in cui viviamo ora sarà quello popolato in seguito dai nostri figli..chi dice "ma chissene frega..io tanto ho la mia bella macchina,che consuma e inquina da morire..ho tutte le novità che possono esserci,a cosa mi serve avere una c..c..(e qui si inceppa xk nn sa fare una frase di senso compiuto) una cultura..è una roba che si mangia?"
possono sembrare esempi estremi,eppure la maggior parte delle volte rappresentano la realtà..non si può dire "sono solo i giovani che devon fare"..in fin dei conti noi studiamo,pensiamo e cerchiamo soluzioni che in un futuro potremo mettere in atto..ma al momento sono gli adulti,i lavoratori o ancor meglio,i grandi pensatori(proprietari di mille multinazionali,magari situate nelle filippine dove gli operai lavoran 16ore al giorno) che devon darsi una mossa e tentare di migliorare la situazione..
mettiamoci in un angolo,con le mani in tasca,e guardiamo come procede il mondo..studiamolo e tentiamo di capire i meccanismi..non possiamo permetterci di arrivare impreparati..
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