Ricerca personalizzata

lunedì 1 giugno 2009

"DEI BAMBINI NON SI SA NIENTE " Simona Vinci ed. Einaudi


Se avete intenzione di leggere questo libro armatevi di coraggio.

Il romanzo parla di una realtà piccola come quella di paese, una realtà dove tutti si conoscono e i bambini posso uscire il pomeriggio e la sera a giocare anche lontano dagli occhi dei genitori.
Una realtà considerata sicura proprio per questo motivo.
La storia si snoda in un periodo particolare della vita, il passaggio dall’infanzia all’adolescenza, dai giochi puerili alla conoscenza del sesso.
Due ragazzini di quattordici anni, un bambino e due bambine di dieci anni in quei pomeriggi noiosi e afosi che solo l’estate possono portare (e che solo chi abita in un piccola realtà può capire).
Iniziano a giocare al gioco della scoperta dei corpi, della sessualità e di quello che noi adulti definiamo erotismo.
Un gioco che proseguirà in maniera sempre più spinta concludendosi come solo i giochi senza freni possono finire.

Un libro crudo, senza moralismi, senza distinzione tra ciò che è bene e ciò che è male, come solo i bambini possono essere.
Lo si inizia a leggere per caso , pensando che sia una lettura “leggera” e lo si finisce con le mandibole serrate, con un nodo allo stomaco e uno al cuore…perché certe realtà esistono anche se noi non le vediamo.

Per chi è già stato provato da “Ti prendo e ti porto via” o altri racconti di Ammaniti, questo sarà molto più duro.
Come ho già detto, ci vuole coraggio per leggerlo e il giusto periodo di vita per farlo.

Nessun commento: